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EQUILIBRIO E SCOMPENSO

​

In bilico in un mondo anestetizzato

ti sforzi di sorridere

niente di quello che hai assimilato

corrisponde alla realtà

nuvole nere ed incomprensioni

sono cumuli di cenere

generati dal fuoco di queste persone

che senza ritegno ridono

fumo infame senza più ritegno

uccide innocenti e lascia il segno

universi fatti di bugie che

uccidono la gente che sorride

 

Da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati

da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati insensati

 

Filosofi virologi e panettieri

le teorie si contendono

è la gente che si perde nel desiderio

di sapere ogni cosa

ti innamori dei politici senza senso

perché sembrano simpatici

e guardi la tv con gli occhi strabici

non distinguendo i personaggi

stronzi scellerati senza senso

accalcati in uno studio fetido

guardie con il doppio petto morte

ed un cretino umanamente apatico

 

Da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati

da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati insensati

 

 Da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati

da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati insensati

Da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati

da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati insensati

Da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati

da equilibrio a scompenso

è il passaggio dei dannati insensati

e non c’è più risoluzione

 

Testo: G. Arbizzoni

IL VENTENNIO

​

Ricordo le automobili

ai lati delle strade

i padroni ci sgridavano

per le pallonate

le ore in sala giochi

e tornei con gli amici

e qualche marachella

che finiva in risate

non le scordo più

quelle giornate che

non finivan più

perché non volevamo

 

ricordo il dopopranzo

ciao ciao re bim bum bam

mio padre al pianoforte

che suonava i cantautori

il pomeriggio alle 4

il telefono squillava

era il tuo migliore amico

pronto per raggiungerti

non le scordo più

quelle giornate che

non finivan più

perché non volevamo

 

Pronto a rivivere i ricordi

di ciò che non torna più

ma nonostante questo

mi fa solo bene ricordare

il ventennio

 

la mattina verso scuola

commentando qualche film

e l’ aria di primavera

che non si sente più

ripensando a quel Natale

canticchiando we are the world

si parlava dell’ estate

e di dove andare al mare

 

non le scordo più

quelle giornate che

non finivan più

tra amici e risate

 

Pronto a rivivere i ricordi

di ciò che non torna più

ma nonostante questo

mi fa solo bene ricordare

il ventennio

 

Testo: G. Arbizzoni

COME JOKER

​

Cerco di capire chi sei

hai il trucco da psicopatico

e quel sogghigno inquietante

Qua non ci sono supereroi

infatti non riesco a credere

che tu possa esistere

 

sei come joker

sei come joker

sei come joker

sei come joker

sei come joker

sei come joker

sei come joker

 

Provo a capire che vuoi

psicotico o aristocratico

ma il tuo sorriso è sempre sadico

tento di pensare ai fatti miei

ma il tuo sguardo è fisso su di me

mi inizio ad innervosire

 

Non ci penso e provo a guardare oltre

non ti lascerò entrare nella testa

non ti guardo più e scrivo la mia musica

so che ti arrenderai e basta…

 

tu sei come joker

tu sei come joker

tu sei come joker

 

hai nuotato nel mare della noia

il tuo cervello se n’è andato

ed ancora non è ritornato

cerco di tranquillizzarti un po

ma il tuo sorriso falso mi perseguita

hai la faccia che sembra di plastica

 

sei come joker

sei come joker…

 

 

Testo: G. Arbizzoni

7 NOTE NELLA NOTTE

​

Mi giudica la gente che non può giudicare

e penso che la vita non si può buttare

sempre dietro a stupide congetture

per quanto il mondo le renda essenziali

poi con lo sguardo perso verso il mare

da solo con te sempre nella testa

che ormai da anni mi tortura e basta

sei la sola via d’ uscita che mi resta

 

la notte

buia ma sempre amica

mi fa scrivere emozioni

la notte

un mio universo parallelo

7 note nella notte

 

osservo gente litigare per strane questioni

i soldi che comandano emozioni

di ricchi e non solo… sono tutti automi

e da questo il mio pensiero solleva questioni

a volte guardo il cielo e penso agli angeli

che guardano dall’alto versando lacrime

pregando per creature ingrate ed egoiste

quali siamo noi comunque a prescindere

ma forse non sempre

potremmo cambiare

nella notte ci posso provare

ho 7 note da utilizzare

 

la notte

buia ma sempre amica

mi fa scrivere emozioni

la notte

un mio universo parallelo

7 note nella notte

la notte

buia ma sempre amica

mi fa scrivere emozioni

la notte

un mio universo parallelo

7 note nella notte

 

Testo: G Arbizzoni

LIBERI DA NOI

​

Oscilli tra le onde

in un mare poco giusto

ti perdi in una strada

della quale non sai il posto

e pensi ai tuoi affetti

che non ci sono più

e pensi di esser morto

ma è ciò che pensi tu

cerchi una guida decisa

ma non è dove pensi tu

quando ti stai arrendendo

arriva e non se ne va più

 

ciò che dobbiamo sperare

è essere liberi da noi

liberi di avere amor proprio

è essere liberi da noi

 

Non credi alla dimora

 del vano egoismo

è legge naturale

che porta all’ altruismo

e pensi ai tuoi difetti

di sicuro sono molti

e sorridi pensando ancora

ai giusti convinti e stolti

 

ciò che dobbiamo sperare

è essere liberi da noi

liberi di avere amor proprio

è essere liberi da noi

ciò che dobbiamo sperare

è essere liberi da noi

liberi di avere amor proprio

è essere liberi da noi

liberi da noi

liberi da noi

liberi da noi

 

Testo: G. Arbizzoni

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